Durante un'Indagine Digitale è spesso fondamentale, in base alla tipologia di reato, l'analisi dei tabulati telefonici. Le informazioni che è possibile estrarre sono svariate e talvolta preziose e possono aprire nuove strade d'indagine.
Ogni dispositivo mobile con funzione di chiamata o connettività internet può essere identificato in maniera univoca attraverso il suo (o i suoi) IMEI: un codice identificativo legato al modulo (o ai moduli) radio presente (/presenti) nel dispositivo.
Allo stesso modo una utenza può essere identificata univocamente attraverso il suo IMSI.
In base alla specifica situazione il CT esperto saprà quale tipo di tabulato è il più adatto:
•Tabulato di cella;
•Tabulato legato all'IMEI;
•Tabulato legato all'IMSI.
Nel caso di una rapina, ad esempio, andranno quasi certamente richiesti i tabulati di cella. Questi conterranno i log di tutte le utenze che hanno generato traffico sulle celle telefoniche limitrofe: sarà così possibile circoscrivere la ricerca ai soli soggetti che si trovavano nei dintorni dell'evento criminoso in quell'arco temporale.
In altre situazioni è invece, ad esempio, possibile richiedere i tabulati legati all'IMEI o all'IMSI e ricostruire il percorso effettuato da un indagato (o meglio dal suo smartphone) incrociando i dati di più celle sotto le quali questo ha generato traffico. Alle volte è possibile incrociare tali dati con quelli di geolocalizzazione (del dispositivo stesso o prodotti da navigatori satellitari) e con dati provenienti dai "totem" autostradali, attraversamento di caselli autostradali, ecc. È anche possibile individuare i "punti di incontro" tra due o più soggetti (tecnicamente vedere se hanno generato traffico su celle telefoniche limitrofe) e quella di avere una rappresentazione grafica dei contatti telefonici tra l'indagato ed altre persone, inclusa la loro frequenza. Ciò permette di effettuare una indagine statistica e di apprezzare variazioni sensibili di tali parametri in corrispondenza di eventi particolari. Questo può aprire nuove strade e permettere di indagare su persone "vicine in maniera sospetta" all'indagato.
Nel caso in cui il telefono di un indagato sia sottoposto a intercettazione, è possibile localizzarlo. La triangolazione, che può essere effettuata solo mentre il dispositivo viene utilizzato e non sui tabulati storici, permette di localizzare con una certa precisione un dispositivo: incrociando i dati di due o più celle telefoniche si può stimare la distanza spaziale del dispositivo da esse e individuare dunque il "punto di incontro" tra le distanze stimate. Questa tecnica va applicata con meticolosità, in quanto la particolare conformazione del luogo (colline, ostacoli, ecc) può generare riflessioni e rifrazioni del segnale e "falsare" le misurazioni effettuate.
Quando si analizza un tabulato telefonico, bisogna prestare attenzione alla differenza tra traffico voce/SMS e traffico dati.
Ogni chiamata o SMS produrrà una o più righe nei tabulati telefonici con tutti i dettagli di "chiamato" e "chiamante", mentre il traffico dati produrrà righe per ogni sessione dati, con soltanto data e ora di inizio e fine della stessa: tutto il traffico effettuato al suo interno (incluse chiamate VoIP, chiamate e conversazioni WhatsApp e social, navigazione, ecc) non sarà visibile dai tabulati telefonici, ma sarà "mascherato". Per poter avere i dettagli si dovrà ricorrere alla Mobile Forensics.
La RG-DFI si trova presso l'azienda RG-Tech,
al seguente indirizzo:
Via Nazionale S. Biagio n. 264
98050 - Terme Vigliatore (ME)
I nostri recapiti
Si riceve solo previo appuntamento il sabato a
partire dalle ore 16.00, salvo casi eccezionali.
Cell: +39 3496169919
Email: info@rg-dfi.it
PEC: r.giardina@pec.it